GIC 2018, bilancio molto positivo per le giornate sul calcestruzzo e l’innovazione

Si è conclusa a Piacenza la seconda edizione del GIC - Giornate Italiane del Calcestruzzo, l'unica manifestazione italiana dedicata alle macchine, alle attrezzature, ai prodotti e alle tecnologie per l'industria del calcestruzzo, la prefabbricazione e il ripristino delle strutture in calcestruzzo armato, anche in zone sismiche.
Con 245 espositori, 68 patrocini e 4.909 visitatori, la fiera rappresenta la conferma concreta dell'indice di gradimento da parte degli operatori di tutta la filiera. «La profilazione e l'individuazione delle aree geografiche di provenienza nazionali e internazionali rappresentano per noi un dato molto importante – spiega Fabio Potestà, Direttore della Mediapoint & Communications, società organizzatrice dell’evento – perché per la prossima edizione cercheremo di rafforzare i nostri sforzi commerciali proprio nelle aree geografiche e merceologiche risultate più deboli. Siamo soddisfatti dei risultati, sia in termini di espositori che di visitatori – continua Potestà – abbiamo toccato la soglia dei 5.000 ingressi, ben più del doppio rispetto all'edizione inaugurale del 2016. Un dato significativo, anche tenendo conto della concomitanza con altre fiere nello stesso periodo e delle condizioni meteorologiche in alcune aree geografiche, che hanno sicuramente influito sull'affluenza. Con il GIC l'Italia ha finalmente un evento specializzato dedicato all'intera filiera del calcestruzzo, con una valenza internazionale, considerando l'interesse che riscuote anche all'estero: non a caso tutti gli organizzatori delle maggiori fiere straniere non si sono lasciati sfuggire l'opportunità di visitare la nostra manifestazione. Numerosi sono stati anche i visitatori del comparto degli aggregati, in quanto l'inerte costituisce l'80% del calcestruzzo. In generale – conclude Potestà – i visitatori erano qualificati e interessati al settore specifico, erano presenti anche i vertici delle più importanti cementerie italiane. Tutto questo è frutto della scelta strategica di dare alla fiera una connotazione fortemente specialistica».

Ottimo anche l'andamento dei 22 convegni: per lo più gremite le sale, elevato il livello dei relatori e molto mirati sul tema del calcestruzzo gli argomenti trattati, tra cui innovazione, problematiche tecniche e strutturali e nuove normative. Molto positiva anche la partecipazione espositiva dell'Aeronautica militare, che ha consentito sia agli espositori che ai visitatori del GIC di apprendere le attività specialistiche condotte dal 2° Reparto del Genio Aeronautico con sede a Ciampino; grande interesse ha suscitato anche il convegno organizzato con la collaborazione della ENAC e dell'Aeronautica militare, che ha consentito di conoscere l'importanza dell'attività di monitoraggio e di manutenzione delle piste, fondamentale ai fini della sicurezza dei voli e degli aeromobili.

La fiera si è aperta con una coinvolgente Tavola Rotonda sul tema: “14 agosto 2018: dal crollo del viadotto Polcevera di Genova una svolta per le infrastrutture italiane?". Nel suo intervento introduttivo Potestà ha mostrato la classifica delle 200 aziende più importanti a livello mondiale, dove, tra le prime 11, in termini di fatturato, ben 6 sono cinesi, seguite da imprese francesi e spagnole. L’Italia affiora in graduatoria, con la Saipem, solo al 36esimo posto e sono complessivamente solo 7 le imprese italiane prese in considerazione tra le top 200. «Il mercato italiano delle costruzioni, polverizzato in una miriade di imprese, è stato a lungo penalizzato e ha perso molte opportunità che altri Paesi, con una visione più lungimirante, sono riusciti a cogliere. Cerchiamo di recuperare il tempo perso – ha concluso Potestà – unendo sforzi e sinergie con una visione di più ampio respiro».

Più focalizzati sul tema del Ponte Polcevera gli altri relatori, che hanno sottolineato come il calcestruzzo sia di per sé un materiale resistente e durevole. Per Giuseppe Marchese di Federbeton, il calcestruzzo continua ad essere il materiale più duttile e al tempo stesso economicamente sostenibile. «La tecnologia – ha sottolineato – ci consente oggi di intervenire sul materiale adattandolo alle necessità dei singoli progetti, con una durabilità anche di cento anni, come nel caso del Ponte di Lisbona o di 150 anni nel caso delle paratie del Mose». Il materiale in sé non deve quindi essere messo sotto accusa e tantomeno il progetto, come ha spiegato Tullia Iori, docente di Storia dell’Ingegneria Strutturale dell’Università di Roma, che ha tracciato un excursus storico molto interessante dei progetti avanguardistici di Morandi e della loro realizzazione, anche all’estero, grazie all’impegno di realtà imprenditoriali italiane pronte a mettersi in gioco sperimentando l’innovazione della struttura strallata omogeneizzata in calcestruzzo. Il problema quindi risiede non nel progetto o nel materiale, ma nella mancata manutenzione. E di fronte all’attuale dilemma se demolire e ricostruire il ponte ex novo o intervenire ristrutturandolo, da più parti si è levata una voce unanime: considerando i costi e i benefici, o meglio, i danni economici che il blocco dell’arteria di traffico produce ogni giorno, i relatori hanno ritenuto auspicabile avviare al più presto un intervento di recupero che potrebbe risolvere il problema in pochi mesi, anche in considerazione dell’iconicità di quest’opera nella storia dell’ingegneria strutturale.

Molto apprezzate dai visitatori anche le due mostre organizzate dall'Istituto Italiano del Calcestruzzo dal titolo “Concretezza”, all'interno del padiglione 3: due approfondimenti monotematici dedicati a due tra i più importanti progettisti italiani: “L’opera di Pier luigi Nervi nelle fotografie di Mario Carrieri” e “Sergio Musmeci: Il ponte sul Basento”.

Come è ormai tradizione, la Cena di Gala organizzata nella serata di venerdì 9 novembre si è conclusa con la premiazione degli ICTA - Italian Concrete Technology Awards, nella sontuosa Galleria degli Alberoni di Piacenza: tredici premi consegnati a rappresentanti di aziende che si sono particolarmente distinte in questo settore.

La prossima edizione del GIC si terrà, sempre a Piacenza, dal 29 al 31 ottobre 2020.
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