Il marmo italiano: export a +7,3% nel primo semestre 2013

Nei primi sei mesi dell’anno le esportazioni italiane di marmi e graniti - tra prodotto lavorato e grezzo - totalizzano 896 milioni di euro.
Tiene l’export relativo al segmento delle macchine e attrezzature di lavorazione, con 447 milioni di euro (-3,5%). Il consuntivo con i dati macro rielaborato su base Istat dall’Osservatorio Marmomacc e dal Centro studi di Confindustria Marmomacchine, in attesa dei focus regionali ed esteri.
Ancora uno sprint sui mercati internazionali per marmi e graniti italiani. Nel primo semestre del 2013, le esportazioni complessive di pietre ornamentali e da costruzione, calcare, pietra da gesso, creta e ardesia - tra prodotti lavorati e grezzi - sono cresciute del 7,3%, raggiungendo 896 milioni di euro di controvalore, contro gli 835 milioni di euro dello stesso periodo del 2012.
Sostanzialmente stabile (-3,5%) l’export di macchine e tecnologie made in Italy per la lavorazione della pietra naturale, con 447 milioni di euro a fronte dei 463 milioni di euro del 2012.
A pochi giorni dall’inaugurazione della 48a edizione di Marmomacc - la fiera leader al mondo per marmi, design e tecnologie, in programma a Veronafiere dal 25 al 28 settembre - è questo lo scenario elaborato su base Istat dall’Osservatorio Marmomacc e da Confindustria Marmomacchine.
«Si tratta di risultati positivi ed incoraggianti per una filiera che è da sempre tra le eccellenze del sistema industriale italiano – spiega il presidente di Veronafiere Ettore Riello –. In un momento storico in cui l’export è la chiave per lo sviluppo, una fiera come Marmomacc, con ben oltre 1.400 espositori da 60 paesi e visitatori attesi da 130 nazioni, si conferma sempre più lo strumento migliore per internazionalizzare il business delle nostre aziende».
Riguardo alle vendite oltreconfine di macchine e attrezzature per l’estrazione e la lavorazione dei materiali lapidei è comunque ottimista Flavio Marabelli, presidente onorario con delega ai rapporti istituzionali di Confindustria Marmomacchine: «I dati semestrali relativi all’export indicano una sostanziale stabilità e tenuta del comparto. La leggera frenata delle vendite all’estero, peraltro attesa, è tale da permettere di sperare in una inversione di tendenza già nella seconda metà dell’anno».
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