Riscaldamento a legna: 10 milioni di impianti domestici attivi

A Progetto Fuoco il rapporto 2013 dell’Associazione Italiana Energia Agroforestali.
In Italia sono attivi quasi 10 milioni di impianti domestici di riscaldamento a legna: 1.630.000 stufe, 200.000 camini e 75.000 cucine alimentati a pellet; 3.465.000 camini aperti, 2.085.000 stufe, 1.720.000 camini chiusi e 675.000 cucine alimentati a legna. Sono dati 2013 forniti in anteprima nazionale a Progetto Fuoco in Fiera a Verona da Laura Baù dell’Aiel l’Associazione Italiana Energia Agroforestali che ha organizzato il convegno “Certificazione delle biomasse agroforestali mediterranee”.
La media della potenza degli impianti a legna è di 8 kW prodotti con un rendimento energetico dell’80%. Per un funzionamento annuo mediamente di 1.400 ore vengono consumati in questi apparecchi 16,1 milioni di tonnellate di legname e 3,3 milioni di tonnellate di pellet. Il parco italiano delle caldaie domestiche a legna contempla 596.000 impianti, quelle a pellet sono 199.000 e 1.500 quelle a cippato. Tra le caldaie civili-industriali ce ne sono altre 7.400 a legna, 2.450 a pellet, 2.100 a cippato.
Sul fronte consumi, oltre a quelli di pellet, nel 2013 ci sono stati i 19,3 milioni di tonnellate di legna da ardere e i 4,7 di cippato. E la previsione 2014 sull’utilizzo di riscaldamenti con biomassa legnosa parla del raggiungimento di 9 milioni di tonnellate equivalenti petrolio: quasi il doppio di quanto fissato dagli obiettivi europei sulla riduzione degli inquinanti.
Sul versante economico, soltanto la produzione di stufe che porta a un fatturato di 700 milioni di euro e dà lavoro a 3.000 persone, appare in crescita dal 2009 a discapito di quella di altri impianti a legna. Ottimo anche il mercato delle caldaie, in aumento del 20% annuo con un fatturato di 150 milioni di euro e 2.500 dipendenti.
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