Chiesa dell' Arciconfraternita della Misericoridia - Torino

Vincitore Medaglia d’oro EX-AEQUO – Premio Internazione Domus Restauro e Conservazione 2016– V edizione – sezione “Opere realizzate”
Le opere di recupero e restauro presso la Chiesa della Confraternita della Misericordia in Torino si sono evolute secondo una programmazione pluriennale articolata in lotti successivi volta al recupero dell’immagine e dei valori artistico architettonici delle singole parti.
Nel lotto A il recupero è stato sia filologico che storicamente fedele alle vicende occorse al monumento. In particolare si è intervenuti sui cicli pittorici e decorativi sulle cupole, sulle pareti, degli arredi sacri e degli apparati decorativi ad essi collegati. Il principale obiettivo raggiunto nella prima fase, è la riconfigurazione luministica operata sul tamburo e sulla cupola sovrastanti l’area presbiteriale mediante la liberazione delle superfetazioni e delle tamponature che falsavano il progetto originale di Filippo Giovanni Battista Nicolis di Robilant.
Nel lotto B si è operato un recupero materiale dell’immagine di tutte le superfici a pavimento sia presso l’area presbiteriale che nell’aula, con la realizzazione di un nuovo impianto di riscaldamento tramite pannelli radianti a pavimento che sfruttano la geotermia. Si è realizzato un consolidamento sulle fondazioni ed il restauro delle balaustre marmoree degli altari laterali. All’esterno vicino al civico 39 di via Barbaroux si è realizzato il restauro di tutte le superfici laterali.
Parallelamente la Confraternita procedeva, supportata da autorevoli studiosi e consulenti, alla catalogazione e al riordino di tutti i suoi fondi archivistici rendendo possibile un’agevole consultazione dei medesimi agli studiosi e disponeva il materiale repertato, riordinando degli spazi del piano interrato, che sono divenuti luogo di conservazione e area di consultazione.
Nel lotto C si è realizzato il restauro della volta e delle pareti decorate a stucco del vestibolo di ingresso alla chiesa e all’aula capitolare, il restauro della volta di quest’ultima, il risanamento degli intonaci nel “corridoio dei ritratti” e il risanamento di tutte le pavimentazioni.

Utilizzati nel cantiere: soluzioni appartenenti al Sistema Fassa Bortolo “Linea Restauro EX NOVO”.

Per il ripristino degli intonaci sono stati scelti i prodotti a base di calce idraulica naturale NHL 3.5:
- Ristilatura dei giunti mediante Malta di Allettamento 770
- Applicazione a copertura totale di tutte le superfici con rinzaffo antisale per murature umide Rinzaffo 720
- Fino alla quota di 3 metri applicazione dell’Intonaco Macroporoso 717
- Oltre quota 3 metri applicazione dell’Intonaco 700
- Tutte le superfici sono state rasate con Finitura 750

Per il risanamento dei locali interrati i cicli applicativi eseguiti sono:
_Risanamento delle murature interne fino alla quota delle volte o dei solai (pareti ubicate contro terra)
   - accurata asportazione di eventuali strati di intonaci o materiali fino al giungere al paramento murario sottostante;
   - accurata pulizia del supporto murario con asportazione di parti sfarinanti ed incoerenti
   - eventuali ripristini delle malte d’allettamento mediante applicazione di bio-malta di allettamento 770
   - applicazione, sulle pareti perimetrali ubicate contro terra, di malta osmotica MO660, data a due mani la prima a pennello la seconda a spatola
   - dopo 5 giorni dall’applicazione della malta osmotica MO660 applicazione di bio-rinzaffo per murature umide 720 per uno spessore non inferiore ai 3/5 mm
   - applicazione a spessore, minimo 3 cm, di bio-intonaco macroporoso specifico per murature umide 717
   - finitura su tutte le superfici con lo specifico bio-rasante 750 dato a due mani, con retina in fibra di vetro alcali resistente interposta tra la prima e la seconda mano
   - dopo completa stagionature ed essiccazione applicazione di pittura alla calce PC144

_Risanamento delle murature interne fino alla quota delle volte o dei solai (pareti non ubicate contro terra)
   - accurata asportazione di eventuali strati di intonaci o materiali fino al giungere al paramento murario sottostante;
   - accurata pulizia del supporto murario con asportazione di parti sfarinanti ed incoerenti
   - eventuali ripristini delle malte d’allettamento mediante applicazione di bio-malta di allettamento 770
   - applicazione di bio-rinzaffo per murature umide 720 per uno spessore non inferiore ai 3/5 mm
   - applicazione a spessore, minimo 3 cm, di bio- intonaco macroporoso specifico per murature umide 717
   - finitura su tutte le superfici con lo specifico bio-rasante 750, dato a due mani, con retina in fibra di vetro alcali resistente interposta tra la prima e la seconda mano
   - dopo completa stagionatura ed essicazione applicazione di pittura alla calce PC144

_Ciclo di intonacatura delle volta e dei solai
   - accurata asportazione di eventuali strati di intonaci o materiali fino al giungere al paramento murario sottostante;
   - accurata pulizia del supporto murario con asportazione di parti sfarinanti ed incoerenti
   - eventuali ripristini delle malte d’allettamento mediante applicazione di bio-malta di allettamento 770
   - applicazione di bio-rinzaffo per murature umide 720 per uno spessore non inferiore ai 3/5 mm
   - applicazione di bio-intonaco 700, spessore minimo 10 mm
   - finitura su tutte le superfici con lo specifico bio-rasante 750, dato a due mani, con retina in fibra di vetro alcali resistente interposta tra la prima e la seconda mano
   - dopo completa stagionatura ed essicazione applicazione di pittura alla calce PC144

La ditta di cui ci si è avvalsi nelle fasi di cantiere è la Rosellini Restauri Sas di Cherasco (CN).
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