Ambiente Italia 2013

Idee di futuro a confronto, presentato il rapporto annuale di Legambiente
Forti diseguaglianze generazionali e di genere, tasso di occupazione tra i più bassi in Europa, mobilità privata ai vertici, industria in crisi, dissesto idrogeologico senza freni, illegalità ambientale al top, concentrazione di polveri e metalli ancora elevati. In positivo aumentano le rinnovabili, si riduce la produzione di rifiuti e le emissioni inquinanti, crescono le vendite di biciclette.
Le città soffocano per traffico e smog; la raccolta differenziata arranca in buona parte del Paese nonostante i 1300 comuni ricicloni e il calo nella produzione dei rifiuti (dovuto alle politiche locali oltre che alla crisi nonostante l’assenza delle politiche nazionali); il dissesto idrogeologico incombe sulla vita delle persone e l’economia del Belpaese; l’occupazione cala drammaticamente con il settore manifatturiero e industriale ridotto al lumicino; le ecomafie, intanto, in splendida forma, continuano a realizzare business milionari a scapito del territorio e dell’intera comunità, dove le diseguaglianze aumentano, con effetti particolarmente gravi nelle regioni del Sud.
Che l’Italia stia attraversando un periodo di profonda crisi, è noto. Come è noto anche il fatto che i tagli e i sacrifici, spesso pesantissimi, imposti a tutti non siano riusciti a risolvere la situazione.
L’Italia oltre la crisi, edizione 2013 del rapporto di Legambiente realizzato in collaborazione con l’Istituto Ambiente Italia, presenta un’analisi degli ultimi dieci anni di “non governo” del territorio e delle politiche sociali attraverso una serie di indicatori sociali e ambientali e propone idee e proposte concrete per avviare una economia low carbon attenta alle persone e ai territori, perché uscire dalla crisi è possibile e alcuni segnali positivi di cambiamento stanno già emergendo.
Ambiente Italia 2013 è stato presentato a Roma in un convegno che ha visto la partecipazione di: Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente, Edoardo Zanchini, vice presidente Legambiente, Ermete Realacci, responsabile green economy del Pd, Duccio Bianchi, dell’Istituto di ricerche Ambiente Italia, e gli onorevoli Giulio Marcon e Gea Schirò (Camera dei Deputati).
© Copyright 2024. Edilizia in Rete - N.ro Iscrizione ROC 5836 - Privacy policy